Page 96 - EUROSTUDENT_2019-2021
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          Osservazioni conclusive

          Gli studenti che sono stati in mobilità per svolgere un periodo di   di stage e tirocini all’estero, mentre la mobilità per periodi di studio
          studio all’estero nell’ambito del proprio percorso formativo sono   è in linea con la media.  Il ritardo italiano nello scenario europeo,
          l’8,2% del campione; se si considerano anche le altre esperienze di   e  la  maggior  difficoltà  degli  iscritti  nelle  università  meridionali  a
          studio, quali tirocini, periodi di ricerca, corsi estivi e corsi di lingue,   realizzare esperienze di studio all’estero, possono rendere più
          la quota arriva al 13,7%. Dopo la riduzione registrata nel primo   difficile  il  raggiungimento  degli  obiettivi  stabiliti  dal  Processo
          periodo di realizzazione delle riforme della didattica e dell’offerta   di  Bologna  per  lo  Spazio  europeo  della  formazione  superiore  e
          formativa, la mobilità internazionale era tornata a crescere, per   sintetizzati  nel  Comunicato  finale  della  Conferenza  ministeriale
          registrare una nuova riduzione negli anni della crisi economica. Negli   EHEA Roma 2020 .
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          ultimi anni l’Indagine continua a registrare una riduzione del volume
          complessivo di mobilità, che sembra anche aver cambiato alcune   Spagna,  Regno  unito,  Germania  e  Francia  guidano  la  classifica
          sue  caratteristiche.    Infatti,  la  riduzione  del  volume  complessivo   delle destinazioni della mobilità studentesca italiana e nell’insieme
          di mobilità sembra dovuta alla diminuzione della mobilità auto-  raccolgono più della metà della mobilità totale. Il confronto con lo
          organizzata e autogestita dagli studenti al di fuori dei programmi   scenario  descritto  dalle  precedenti  edizioni  dell’Indagine  mostra
          istituzionali. La mobilità “organizzata”, vale a dire realizzata   che i paesi-guida della mobilità studentesca non sono cambiati
          nell’ambito di programmi e progetti promossi e gestiti dall’Unione   ma che i flussi di mobilità tendono a diversificarsi, seguendo due
          europea o da istituzioni internazionali e nazionali, continua invece a   tendenze: a) la quota di mobilità diretta verso i paesi-guida tende a
          crescere, grazie alla dotazione finanziaria dei programmi esistenti e   ridursi a vantaggio di un maggior numero di destinazioni nell’Ue; b) la
          alla diversificazione delle possibilità offerte.    mobilità intra-Ue è affiancata dall’emergere di nuove destinazioni,
                                                              quali la Russia e la Cina. Ciò è la conseguenza, fra gli altri motivi,
          La mobilità è superiore alla media fra gli iscritti ai corsi LM, benché   del ruolo positivo del Programma Erasmus +, che ha creato nuove
          in  questo  sottogruppo  si  registri  una  riduzione  consistente  in   opportunità di mobilità extra-Ue.
          confronto alla precedente edizione dell’Indagine. Questo risultato
          appare legato, fra le altre, a due circostanze: a) l’effetto di accumulo   Il riconoscimento dei crediti acquisiti all’estero è stato a lungo un
          dovuto al maggior numero di anni di studi; b) la tendenza, più volte   problema aperto nelle università italiane: l’Indagine Eurostudent
          rilevata, di una parte degli studenti a realizzare le esperienze di   ha rilevato nel tempo un miglioramento dello scenario e mostra con
          mobilità nel secondo ciclo di studi. La mobilità internazionale   quest’edizione che la situazione appare in ulteriore miglioramento
          costituisce  per  gli  studenti  iscritti  nelle  università  meridionali   negli ultimi anni. In primo luogo, quando la mobilità ha previsto
          un’esperienza meno comune in confronto ai loro colleghi che   l’acquisizione di crediti formativi, nella quasi totalità dei casi gli
          studiano in università del Centro-Nord. Fra le altre cause, questa   studenti  hanno  effettivamente  acquisito  tali  crediti.  In  secondo
          situazione  è  determinata  dalla  maggiore  distanza  geografica   luogo, nella grande maggioranza dei casi il riconoscimento di
          con i paesi europei (che accresce i costi di viaggio) e dalla minor   tali crediti è stato totale, con percentuali superiori alla media
          disponibilità di risorse disponibili per finanziare la mobilità in aree   rilevata nei paesi Eurostudent. La percentuale di casi con
          del paese con redditi medi inferiori alla media nazionale. Anche in   riconoscimento parziale o nullo, pur limitata, sembra indicare che
          relazione alla mobilità internazionale, dunque, l’Indagine segnala le   possono esserci margini di miglioramento nella programmazione
          perduranti disparità territoriali e la condizione di svantaggio degli   e nell’organizzazione della mobilità, con l’obiettivo di massimizzare
          studenti iscritti nelle università del Mezzogiorno.   il  beneficio  atteso  dall’investimento  personale  di  risorse  e  di
                                                              motivazione, e il buon esito dell’investimento istituzionale di mezzi
          La comparazione internazionale mostra che la mobilità degli studenti   finanziari  e  organizzativi  nel  sostegno  alla  mobilità.  In  un  caso
          italiani è inferiore di circa un terzo alla media Eurostudent.  Tale   ogni quattro circa, gli studenti mobili hanno dichiarato che la loro
          risultato appare soprattutto la conseguenza della minor diffusione   esperienza all’estero non prevedeva l’acquisizione di crediti: nella


          19   Il “Comunicato finale” sottoscritto dai ministri della formazione superiore dei paesi che partecipano all’EHEA - European Higher Education Area a conclusione della EHEA 2020
          Rome  Ministerial  Conference  (https://ehea.info/page-ministerial-conference-rome-2020)  ha  riaffermato,  a  proposito  della  mobilità  internazionale,  l’obiettivo  che  almeno  il
          20% degli universitari concludano gli studi avendo fatto un’esperienza di formazione all’estero. Con i “Principi e linee guida per rinforzare la dimensione sociale dell’istruzione
          superiore nell’EHEA”, i ministri hanno indicato che “le autorità pubbliche e le istituzioni di istruzione superiore devono garantire equità di accesso per tutti … ai programmi di
          mobilità nell’istruzione, e affrontare attivamente gli ostacoli alla mobilità per i gruppi di studenti vulnerabili, svantaggiati e sottorappresentati”. Il Comunicato e le Linee guida sono
          scaricabili da https://ehea.info/page-ministerial-conference-rome-2020. Per quanto riguarda l’obiettivo stabilito per l’EHEA, il Rapporto Almalaurea 2021 relativo ai laureati 2020
          indica che il 21% di essi ha svolto un’esperienza all’estero nell’ambito di iniziative riconosciute dal corso di studio. Per maggiori informazioni: https://www.almalaurea.it/universita/
          indagini/rapporti-almalaurea-2021.

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