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Nona Indagine Eurostudent
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          Osservazioni conclusive

          Misurando il livello di fruizione degli aiuti economici diretti e indiretti,   al sistema del Dsu: l’accesso è aumentato nelle ripartizioni Sud e Isole,
          L’Indagine Eurostudent segnala che nell’ultimo triennio l’area di   insieme  alla  ripartizione  Centro,  soprattutto  in  conseguenza  di  un
          intervento del sistema del Dsu, è in ulteriore – anche se contenuto –   maggior numero di studenti che hanno ottenuto un esonero totale o
          aumento, dopo il blocco registrato durante la crisi economica dello   parziale dalle tasse universitarie.  Questo risultato è incoraggiante
          scorso decennio e negli anni immediatamente successivi. L’aumento   ma non sembra capace di annullare la condizione di svantaggio degli
          è  conseguenza,  soprattutto,  di  una  maggior  quota  di  studenti  che   studenti nelle università delle ripartizioni meridionali, causata dalla
          hanno ottenuto l’esonero totale o parziale da tasse e contributi, e di   crescita delle disparità territoriali negli anni della crisi economica.
          studenti  che  hanno  beneficiato  di  un  contributo  per  collaborazioni   Tale  fenomeno  ha  rappresentato  uno  degli  impatti  più  gravi  sulla
          part-time. All’incremento del numero di studenti che hanno avuto   condizione studentesca, in termini di equità e di inclusione sociale.
          accesso all’esonero totale o parziale hanno contribuito sia le misure
          attuate  a  livello  nazionale  per  la  creazione  della  No-tax  area ,   In  relazione  al  tema  dell’efficienza,  vale  a  dire  della  capacità  del
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          sia  specifiche  iniziative  poste  in  atto  autonomamente  da  molte   sistema del Dsu di selezionare i destinatari privilegiati del sostegno
          università. La crescita della quota di studenti che hanno beneficiato   e di dare loro analoghe opportunità di successo in partenza rispetto
          di aiuti economici diretti o indiretti non modifica tuttavia lo scenario   agli studenti in condizioni favorite, i risultati dell’Indagine confermano
          generale, nel quale gli interventi del sistema del Dsu e dagli altri attori   la capacità, migliorata rispetto al passato, di raggiungere gli studenti
          considerati coinvolgono attualmente poco più del 40% degli studenti,   più bisognosi di sostegno. La quota più alta di accesso agli aiuti è
          mentre tre studenti ogni cinque non hanno accesso ad alcun aiuto   registrata, infatti, fra gli studenti in condizione socio-economica non
          economico.                                          privilegiata; in questo sotto-gruppo quasi uno studente ogni due ha
                                                              fruito di uno o più aiuti economici .  Un’ulteriore  considerazione  in
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          La  capacità  di  intervento  del  sistema  del  Dsu  dipende  da  più   tema di efficienza riguarda gli studenti che vivono “fuori casa”, che
          circostanze.  Sul  versante  dell’offerta  conta,  in  primo  luogo,  la   le norme di funzionamento del sistema del Dsu individuano quali
          disponibilità di mezzi e quindi la crescita o la riduzione (in termini reali)   destinatari  specifici  di  sostegno:  fatte  salve  le  altre  condizioni  da
          delle risorse finanziarie sulla base delle quali i diversi attori – in primo   considerare nella selezione dei destinatari degli interventi – per
          luogo  le  regioni  e  province  autonome  e  le  università  –  definiscono   esempio  il  merito  –,  gli  aiuti  devono  indirizzarsi  prioritariamente
          il livello di offerta degli aiuti e dei servizi. In secondo luogo, conta la   a  queste  categorie.  L’Indagine  offre  segnali  positivi  a  riguardo,
          definizione dei requisiti per l’accesso ai benefici e per la conservazione   mostrando come gli studenti che vivono in alloggi offerti dal sistema
          degli stessi: condizioni più o meno restrittive influenzano, infatti, le   del  Dsu  o dalle università, oppure in  appartamenti  divisi con altri
          dimensioni della platea dei beneficiari potenziali. Sul versante della   studenti, hanno accesso più degli altri studenti agli aiuti economici .
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          domanda contano, in terzo luogo, sia la quota di studenti che chiedono
          di accedere agli aiuti e ai servizi del Dsu, sia le condizioni economiche   Per quanto riguarda le tasse universitarie, oltre a confermare il già
          delle  diverse  zone  del  paese.  L’Indagine  offre  un  significativo   descritto aumento della quota di studenti che hanno fruito di esoneri
          contributo conoscitivo e importanti elementi per un’analisi valutativa   totali  grazie  alla  No-tax  area,  l’Indagine  conferma,  in  primo  luogo,
          di alcune delle tendenze di questo scenario.        l’aumento progressivo degli importi delle tasse per gli studenti
                                                              paganti. L’aumento rilevato in Italia appare in linea con le tendenze
          I risultati dell’Indagine segnalano una limitata riduzione delle   rilevate a livello internazionale dall’Ocse e da Eurydice in tema di
          differenze territoriali registrate dalle precedenti edizioni nell’accesso   finanziamento dei sistemi nazionali d’istruzione superiore .
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          13   Con la legge 11 dicembre 2016 n. 232 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2017” è stata definita una politica nazionale di intervento sulla contribuzione
          studentesca, in particolare prevedendo l’introduzione di una area di detassazione (No-tax area) a favore di studenti in particolari condizioni economiche. Gli interventi previsti dalle
          nuove norme sono entrati in funzione a partire dall’anno accademico 2017-2018 e sono stati successivamente potenziati.
          14   Tale circostanza è rilevata per le borse di studio, gli esoneri e le collaborazioni studentesche a tempo parziale.
          15   Tale circostanza è rilevata, salvo eccezioni, per tutte le tipologie di aiuto, in particolare per gli esoneri totali, le borse di studio e i contributi per la mobilità internazionale.
          16   Un’analisi approfondita del tema è svolta con regolarità dall’Ocse e presentata nelle pubblicazioni della collana Education at a Glance. Il quadro analitico riferito all’anno
          accademico 2019-2020 è illustrato in OECD, Education at a Glance 2021: OECD Indicators (https://www.oecd.org/education/education-at-a-glance/). Il Rapporto propone una
          categorizzazione dei paesi in base al livello di tasse pagate dagli studenti e al supporto disponibile attraverso il sistema di aiuti economici; l’Italia è inclusa in un gruppo di paesi (del
          quale fanno parte anche Austria, Belgio, Francia, Germania e Spagna) nei quali il livello medio di tassazione è inferiore alla media dei paesi Ocse ma il supporto finanziario pubblico è
          limitato a una minoranza degli studenti, appartenenti a specifiche categorie. L’analisi svolta dalla rete dei centri Eurydice dell’Unione europea è sintetizzata nelle pubblicazioni della
          collana National Student Fee and Support Systems in European Higher Education. I dati relativi all’anno accademico di riferimento dell’Indagine Eurostudent non sono disponibili
          al momento della redazione di questo Rapporto. La pubblicazione Eurydice, National Student Fee and Support Systems in European Higher Education 2020/21  (https://eacea.
          ec.europa.eu/national-policies/eurydice/content/national-student-fee-and-support-systems-european-higher-education-202021_en) è basata per l’Italia su dati riferiti ad anni
          accademici precedenti a quello di riferimento dell’Indagine Eurostudent. Anche se un confronto puntuale non è possibile, i dati Eurydice sulle tasse universitarie indicano una quota
          di studenti paganti intorno al 90% e un ammontare medio di tasse più alto per gli studenti iscritti a corsi di secondo ciclo.

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