Page 11 - EUROSTUDENT_2019-2021
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Nona Indagine Eurostudent
                                                                        Le condizioni di vita e di studio degli studenti universitari 2019 - 2021















          Con riferimento al pendolarismo, l’Indagine Eurostudent ha mostrato   triennio.  Le  caratteristiche  del  lavoro  studentesco  seguono  le
          come, a partire dagli anni post-riforma, il pendolarismo costituisca   tendenze dei mercati territoriali del lavoro rispecchiando, in
          una  caratteristica  stabile  e  maggioritaria  della  condizione   particolare, gli squilibri Nord - Sud.  La diffusione del lavoro e il tipo
          studentesca, che coinvolge, più degli altri, gli studenti provenienti   di attività svolte sono legati all’età degli studenti: fra i più giovani la
          da famiglie in condizioni socio-economiche non privilegiate. Il   forma prevalente è il lavoro temporaneo, nelle sue differenti forme;
          pendolarismo  si  configura  come  una  “strategia  di  sopravvivenza”   al crescere dell’età, la quota di  studenti che lavorano aumenta
          di studenti che non rinunciano a studiare ma, dovendo fronteggiare   principalmente per la crescita del lavoro continuativo. Riguardo
          un alto costo degli studi e una limitata capacità di sostegno   alle motivazioni per le quali gli studenti lavorano, lo scenario
          delle  famiglie,  attuano  scelte  di  studio  compatibili  con  la  loro   descritto da questa edizione dell’Indagine conferma quanto noto da
          condizione e con le risorse di cui dispongono, anche rinunciando   tempo: il lavoro è motivato solo in parte da un bisogno economico
          a scelte più ambiziose, ad esempio andare a “studiare fuori” in   strettamente  inteso.  In  molti  casi,  il  ricorso  al  lavoro  è  legato
          una  città  desiderata  o  in  un’università  considerata  adeguata  alle   soprattutto ad altri obiettivi: la possibilità di beneficiare di una fonte
          proprie  aspettative.  Scegliere  sedi  di  studio  raggiungibili  con  il   integrativa di finanziamento degli studi; l’aspirazione a una crescita
          pendolarismo ha contribuito a limitare la riduzione dell’accesso   dell’autonomia individuale attraverso la riduzione della dipendenza
          all’università ma ha anche accresciuto il localismo – almeno in   (non solo economica) dalle famiglie di origine; l’obiettivo di arricchire,
          parte forzato – delle scelte degli studenti.  Negli ultimi anni, questo   attraverso esperienze di lavoro, il bagaglio di competenze acquisite
          fenomeno è apparso particolarmente evidente nelle università   attraverso la formazione accademica.
          delle ripartizioni meridionali: la precedente Indagine Eurostudent
          aveva mostrato come la ripresa dell’accesso all’università e della   L’Indagine segnala che un’ampia maggioranza degli studenti
          mobilità territoriale fosse stato accompagnato nel Mezzogiorno da   che  lavorano  si  auto-identificano  come  studenti  più  che  come
          un incremento del pendolarismo. Studi recenti hanno segnalato che   lavoratori, in buona parte prescindendo dall’età, dal tipo di lavoro
          l’incremento delle immatricolazioni nelle università meridionali è   svolto e dal tempo impegnato in tale attività. Inoltre, anche per gli
          accompagnata da una visibile riduzione della mobilità degli studenti   studenti che si percepiscono prioritariamente come persone che
          dal Mezzogiorno verso gli atenei del Centro-Nord. Ne deriva l’ipotesi   lavorano, l’impegno di tempo in attività di studio appare rilevante.
          che la pandemia COVID-19 abbia rinforzato le tendenze già in atto   Tale circostanza sembra indicare che, per chi lavora, la scelta di
          confermando, quale esito di medio periodo, il localismo forzato   impegnarsi negli studi è frutto di un progetto chiaramente definito
          delle scelte degli studenti meridionali.            e che la coesistenza di studio e lavoro implica sia un rilevante
          Il localismo forzato è legato anche all’insufficiente offerta di alloggi   investimento  di  risorse  personali  (oltre  che  finanziarie),  sia  una
          per studenti da parte delle aziende per il Dsu e delle università. Tale   drastica riduzione del tempo libero e del tempo da destinare ad
          insufficiente offerta obbliga a ricorrere al mercato privato chi (una   altre attività.
          minoranza) ha le risorse per affrontare i relativi costi degli affitti,
          e costringe alla stanzialità o al pendolarismo chi (la maggioranza)  1.4 L’uso del tempo per lo studio e il lavoro
          non  ha  risorse  economiche  sufficienti  per  affrontare  quei  costi.   Il monte ore settimanale per lo studio e il lavoro è di oltre 41 ore
          Nonostante l’offerta di alloggi per studenti abbia visto un moderato   ed è sostanzialmente immutato rispetto alla precedente edizione
          aumento negli ultimi anni, essa appare inadeguata a soddisfare la   dell’Indagine. Ne è tuttavia cambiata leggermente la composizione
          domanda di residenzialità degli studenti che intendono trasferirsi   interna, con una limitata riduzione del tempo medio per lo studio
          per studiare. In relazione a tale obiettivo, è positivo che il PNRR -   individuale  e un'analoga  crescita  del  tempo  di  lavoro,  che  resta
          Piano nazionale di ripresa e resilienza abbia indicato l’ambizioso   tuttavia  una  componente  marginale  del  bilancio  del  tempo.  La
          obiettivo  di  triplicare  i  posti  alloggio  per  gli  studenti  fuori  sede,   comparazione internazionale mostra che l’Italia è allineata alla media
          portandoli da quarantamila a oltre centomila entro il 2026.   Eurostudent,  che  indica  un  impegno  in  attività  di  studio  e  lavoro
                                                              pari  a  47  ore/settimana  (con  rilevanti  differenze  fra  paesi  nella
          1.3 Gli studenti che lavorano                       composizione interna). Al pari di quanto rilevato negli altri paesi,
          La  quota  di  studenti  che  lavorano  si  è  progressivamente  ridotta   anche in Italia si registrano differenze visibili nell’uso del tempo fra
          negli  ultimi  dieci  anni,  soprattutto  a  causa  dell’impatto  della  crisi   studenti di tipologie di corso o ambiti disciplinari differenti.
          economica sul mercato del lavoro, in particolare quello giovanile.   Le  indagini  Eurostudent  hanno  segnalato  una  crescita  regolare
          Questa tendenza sembra attualmente rallentata se non interrotta,   dell’impegno degli studenti: il monte ore settimanale è aumentato di
          poiché la diffusione del lavoro studentesco appare stabile nell’ultimo   circa il 38% rispetto a quanto rilevato negli anni Novanta.


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