Page 45 - EUROSTUDENT_2019-2021
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Nona Indagine Eurostudent
Le condizioni di vita e di studio degli studenti universitari 2019 - 2021
4.8
Gli studenti che lavorano: l’auto-percezione di sé
Due studenti ogni tre che hanno un lavoro retribuito si auto- Grafico 4.8
identificano prioritariamente come persone che studiano, mentre Auto-percezione di sé come studente secondo date
lavorare rappresenta un’attività meno importante. Una chiara caratteristiche degli studenti frequentanti che lavorano
differenza è rilevata, invece, fra gli studenti che frequentano le
lezioni e le altre attività didattiche e gli studenti non frequentanti:
se nel primo gruppo è di gran lunga dominante l’auto-percezione di 100%
sé come studenti, la situazione cambia radicalmente nel secondo
gruppo, nel quale poco meno di due studenti ogni tre si percepiscono 90%
soprattutto come lavoratori. Fatta questa importante distinzione, 80%
l’Indagine ha concentrato l’analisi sugli studenti frequentanti che
svolgono un lavoro retribuito: in questo gruppo, quattro persone 70%
ogni cinque si identificano prioritariamente come studenti.
60%
Il tipo di lavoro svolto appare poco rilevante ai fini della definizione 50%
dell’immagine di sé. L’auto-percezione come studenti è più alta della 89,8
media, in particolare, fra i più giovani, gli iscritti a corsi di LMCU e 40% 80,5
fra gli studenti con genitori laureati. In generale, l’auto-percezione 69,2
come studenti è largamente maggioritaria fino ai 30 anni di età 30%
e fino alla soglia delle 30 ore/settimana di lavoro retribuito. Lo
scenario cambia rapidamente per gli studenti ultratrentenni, per 20% 33,0 40,6
quelli con un impegno di tempo di lavoro superiore alle 30 ore/ 10%
settimana e, inoltre, per quelli con un impegno di tempo in attività
di studio particolarmente contenuto (meno di 20 ore/settimana); 0%
Lavoro
Età 30
Studenti
Lavoro
in questi casi, l’identificazione prioritaria di sé come lavoratori è di nel complesso temporaneo continuativo anni e oltre Lavoro 30 ore/
se imana
gran lunga prevalente. e oltre
Guardando alla differente rilevanza riconosciuta alle motivazioni
al lavoro , gli studenti che si identificano prioritariamente come
16
persone che lavorano assegnano un’importanza più alta della media
alle motivazioni economiche, mentre non si rilevano differenze
significative in relazione alle motivazioni “Fare esperienza del
mercato del lavoro” e “Disporre di soldi propri”.
Il risultato dell’Indagine in Italia appare ampiamente allineato alla
situazione rilevata nella media dei paesi Eurostudent, sia per il livello
di diffusione dell’identità di sé come studenti , sia per le circostanze
17
che ne determinano una diffusione più o meno ampia.
16 Si veda a riguardo la Scheda 4.7.
17 Solo in Romania, Polonia e Ungheria meno della metà di quanti lavorano si identificano prioritariamente come studenti; in tutti gli altri paesi l’auto-percezione di sé come studenti
è di gran lunga prevalente, anche nei casi di ampia diffusione del lavoro.
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